PAP-TEST

In cosa consiste?

Il Pap-Test è un esame di screening per la prevenzione del tumore del collo dell’utero; consiste in un prelievo semplice e solitamente indolore di un campione di cellule del collo dell’utero eseguito in pochi minuti da un’ostetrica adeguatamente formata o da un ginecologo. Il materiale raccolto viene posto su un vetrino e successivamente analizzato al microscopio (esame citologico). L’utilizzo di materiale monouso garantisce la sicurezza igienica. A volte si rende necessario ripetere il prelievo per motivi tecnici (materiale insufficiente, tracce di sangue) o per la presenza di un’infiammazione cervico-vaginale, condizioni che impediscono la lettura del campione.

A cosa serve?

Il Pap-test è un test di screening, la cui funzione principale è quella di individuare, nella popolazione femminile, donne a rischio di sviluppare un cancro del collo uterino. Oltre a fornire informazioni su eventuali lesioni (pre) cancerose, il Pap-test è in grado di fornire indicazioni sull’equilibrio ormonale della donna, poiché i diversi ormoni sessuali modificano inconfondibilmente le proporzioni tra le cellule dell’epitelio uterino. Permette, inoltre, di rivelare la presenza di infezioni batteriche, virali o micotiche. Il Pap-test serve esclusivamente ad individuare le alterazioni delle cellule del collo dell’utero e non altre malattie ginecologiche, quali tumori dell’endometrio o di altri organi dell’apparato genitale femminile.

Chi può usufruirne?

La regione Lazio offre a tutte le donne di età compresa tra i 25 e 64 anni, secondo la ASL di residenza, la possibilità di effettuare gratuitamente un Pap-test ogni 3 anni. Per accedere a questo servizio non è necessaria la richiesta del proprio medico curante, è sufficiente aver ricevuto la lettera di invito o accedere spontaneamente, previo appuntamento telefonico ottenibile contattando il Call Center del Centro di Screening. I test di screening, quindi, sono completamente gratuiti, così come sono gratuiti tutti quegli accertamenti che dovessero rendersi necessari dopo il test per proseguire l’approfondimento diagnostico. Il Pap-test si può fare a qualsiasi età, se il medico di famiglia o lo specialista ne ritengono utile l’esecuzione, ma al di fuori della fascia di età 25-64 anni è necessaria la richiesta su ricettario regionale; l’esame si può prenotare al CUP Regionale (80 – 33 – 33) e viene richiesto il pagamento di un ticket.

Perché eseguire l’esame quando si sta bene?

Il Pap-test riesce a riconoscere il tumore del collo dell’utero anche quando non ci sono sintomi e quelle lesioni che non sono ancora un tumore, ma lo potrebbero diventare. Questo permette di utilizzare terapie semplici quasi sempre effettuate in ambulatorio e con maggiori probabilità di successo: le lesioni cellulari sospette sono curabili se precocemente scoperte.

Perché un esame ogni tre anni?

Lo consigliano le linee guida europee e la Commissione Oncologica Nazionale. Quando sono garantiti rigorosi controlli di qualità del prelievo cellulare e della lettura del vetrino, come nell’ambito degli screening organizzati, una ripetizione più frequente dell’esame non comporta un significativo miglioramento.

Da ricordare:

– Il test non si può fare durante le mestruazioni, ma a distanza di cinque giorni;

– È opportuno evitare l’uso di ovuli, creme o lavande vaginali nei tre giorni precedenti;

– È necessario astenersi da rapporti sessuali nelle 48 ore precedenti al prelievo;

– Si può fare il test anche se si è in gravidanza;

– Nelle donne che non hanno mai avuto rapporti sessuali l’incidenza del cancro dell’utero è bassissima, quasi trascurabile, perciò si consiglia di effettuare l’esame dopo l’inizio dell’attività sessuale. Se si volesse comunque effettuarlo, è possibile fare un prelievo alla cieca, senza l’utilizzo dello speculum, ma l’attendibilità dell’esame eseguito in questo modo è molto bassa.

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